Stabilizzazione in situ a calce e cemento

Le Stabilizzazioni In Situ possono essere a Calce o a Cemento e sono eseguite con macchinari specifici.
Questa tecnica ha la finalità di migliorare le caratteristiche meccaniche di materiali che non presentano qualità adeguate all’utilizzo previsto.
la Stabilizzazione a Calce
Quando è importante utilizzarla?
La tecnica della stabilizzazione in situ a calce è utilizzata in caso di terre incoerenti o poco portanti. Sfrutta, infatti, l’interazione tra il legante e le particelle umide dell’argilla per comportare un indurimento dell’impasto. Di conseguenza, incrementa la portanza del piano trattato.
Solitamente, la stabilizzazione avviene su strade di campagna e su piani di posa dei rilevati stradali. È impiegata anche su aree destinate a urbanizzazioni e/o nuove costruzioni.
la Stabilizzazione a Cemento
La tecnica della stabilizzazione a cemento, invece, è utilizzata principalmente per due motivi.
In primis per migliorare la capacità portante di fondazioni stradali instabili.
In secundis per migliorare la qualità e la conseguente classificazione dei materiali.
la Stabilizzazione in Situ a Calce e Cemento
Le due tecniche di stabilizzazione a Calce e Cemento possono inoltre essere combinate.
Per esempio si può iniziare stabilizzando a calce per 40/50 cm un piano di posa con componenti limo-argillose. Poi, successivamente, si interviene sullo strato più superficiale per 20/30 cm con la stabilizzazione a cemento.
La stabilizzazione però, prima di essere effettuata, ha necessità di uno studio preliminare in laboratorio. Questo passaggio è fondamentale per definire il quantitativo corretto di calce o di cemento da miscelare con il terreno. É necessario anche per il calcolo della relativa percentuale di acqua da aggiungere in fase di lavorazione.


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